In Memoria di Filippo Maria Tripolone |
Premio "Filippo Maria Tripolone" indetto da Archivio Diaristico "La Lanterna Bianca" IX° Edizione 21 Agosto 2010 I vincitori del Concorso
Sez. Diari:
1° premio: Fantinato Rita "Dieci Passi" “Dieci passi” è un diario, che non lascia indifferente chi legge. La sua lettura permette di cogliere un significativo alternarsi di sentimenti, oscillanti tra la speranza e la delusione del contatto con la realtà nella quale l’autrice si trova a vivere. Forte, infatti, è la voglia di quest’ultima di affrontare quei dieci passi di cui prima era ostaggio, per riappropriarsi della propria vita e godere delle “cose di cui tutti vivono”. Particolarmente accattivante è lo stile attraverso il quale viene espressa l’esperienza di vita, stile che in alcuni tratti ha tocchi di vera e propria poesia.
2° premio: Ricagni Anna "Questione di Feeling" Il diario “Questione di feeling” è un esempio di vita per chi si smarrisce di fronte a futili problemi. In esso si coglie un messaggio straordinario: un inno alla vita, nonostante le sofferenze di una malattia che nel tempo si manifesta con sintomi sempre più inaspettati. L’autrice, con tenacia e coraggio, anziché soccombere ad ogni nuova manifestazione di essa, trova, di volta in volta, la forza di affrontare ed accettare la sua condizione, di esorcizzarla con l’arma dell’autoironia e di essere persino di sostegno ed aiuto agli altri.
3° premio: Scuderi Mariella "Lustro di Paradiso" “Lustro di Paradiso” offre al lettore un percorso di vita costellato di umiliazioni, di violenza, di sudditanza psicologica. Esso è significativo, in quanto espressione del travaglio di un essere umano alla ricerca dell’altrui comprensione, per riconquistare la propria dimensione umana e sociale di donna. Meritevole di attenzione appare, inoltre, lo sforzo dell’autrice di raccogliere, ogni volta, i suoi “cocci di vita” per continuare a vivere. a pari merito con:
3° premio: Collina Maria "In Braccio a mia figlia" Nel diario “In braccio a mia figlia” viene rilevato la forza di una madre che, quotidianamente, sostiene la propria figlia,la quale, con tenacia e con coraggio lotta contro la malattia che la sovrasta, affrontando gli ultimi giorni di una vita vissuta all’insegna del sorriso, “non in tribolazione, ma in gioia”. Dalla lettura del testo si evince la profonda unione, che lega l’autrice alla figlia, al di là dei limiti che la permanenza sulla terra impone e che ha il proprio fondamento in una esistenza ricca di attenzioni date e ricevute, il cui perno sono l’amore e la gioia.
4° premio: Petruccelli Giuseppina "La mia infanzia" Il diario “La mia infanzia”, si caratterizza come una testimonianza dell’eroicità del vivere in situazioni che nulla hanno di normale. Anni di calvario, infatti, hanno segnato la vita dell’autrice che, in alcuni momenti, ha anche rasentato il baratro. Le vicende narrate inducono a riflettere sulla Fede e la voglia di vivere di chi ha saputo trarre dalle esperienze negative la capacità di acquisire quella sicurezza e quella forza che l’hanno condotta a “guardare le cose con occhi diversi”. Importante è il messaggio conclusivo: “Credere” e a non arrendersi mai.
5° premio: Gambini Giuseppe "Vanna, la Matta" Le vicende narrate nel diario “Vanna, la matta” spingono a riflettere sulla natura dell’essere umano che, a volte, a causa della sua ingordigia e della sua spudoratezza giunge ad annientare persino l’amore di una figlia verso la propria madre. La protagonista del diario è stata internata e “ridotta a larva umana” solo perchè la sua voglia di aiutare i più bisognosi cozzava con gli interessi delle persone a lei più care. L’autore, con straordinaria sensibilità, pur cogliendo l’inquietudine di Vanna, evidenzia la capacità della donna di reagire a qualsiasi limitazione e condizionamento, conservando il suo spirito libero.
6° premio: Galdeman Sonia "Lettera a mio padre"
Il diario “Lettera a mio padre”, nella sua linearità e semplicità esprime il disagio di chi si trova a vivere una realtà carente di affetto e prova a reagire seguendo, a volte, falsi modelli di vita. L’autrice, nel descrivere il proprio lungo e doloroso viaggio nel tunnel dell’anoressia, cerca un appiglio al quale aggrapparsi per uscire dalle “sabbie mobili”, riappropriarsi di se stessa e godere di ogni piccola gioia che la vita le offre. Significativo è il messaggio che ella rivolge a chi vive lo stesso problema, suggerendo che il primo passo verso il cambiamento è l’autocoscienza.
a pari merito con:
6° premio: Russo Mariagrazia "Amica mia" “Amica mia” è meritevole di attenzione perché testimonia la solitudine dell’essere in una società in cui molti valori, tra cui quello della vera amicizia, sono sminuiti, se non calpestati dall’uomo, sempre più vuoto e superficiale. Partendo dalla presa di coscienza di una situazione di malessere personale, il diario, infatti, lascia emergere una sensibilità fuori dal comune, che si concretizza nella valorizzazione dei sentimenti autentici. L’autrice è alla ricerca spasmodica di un’amica che sappia ascoltare e nello stesso tempo condividere le emozioni e le paure che quotidianamente la attanagliano; ciò la solleverebbe dalla condizione in cui vive e le darebbe il coraggio e la forza di superare le difficoltà.
Sez. Audioracconti:
Aromatario Paola "Il Diario Della Mia Memoria nei Giorni dopo La catastrofe" Si premia il video “Ricomincio da zero… anzi da 3,32”, quale testimonianza del tragico evento che ha colpito l’intera comunità abruzzese, stravolgendone in pochi secondi ogni progetto di vita, gli affetti più cari, la normale quotidianità. Le vicende narrate dalla voce accorata dell’autrice, ancor più della lettura del diario omonimo, sono graffi sull’anima di chi ascolta che avvicinano all’esperienza vissuta e inducono a riflettere sulla caducità e sulla fragilità della vita, in balia della forza bruta della natura. Significative sono la volontà di reagire, la forza e la tenacia dell’autrice nel desiderare la ricostruzione della sua città per riappropriarsi dell’identità smarrita.
SEGNALAZIONI:
Coglitore Giovanni "Sulle ali della vita" Il diario “Sulle ali”, presentando un travagliato percorso di vita, è un esplicito invito a vivere “la vita nella sua pienezza” e ad amarla, nonostante tutto. La metafora del volo richiama, infatti, l’attenzione del lettore sulla necessità di dare senso all’esistenza accettandone ogni sua sfaccettatura, anche negativa.
Sarramea Jean (diario del prof. Roche Paul) "Sulle strade del Mezzogiorno" “Sulle strade del Mezzogiorno” (sezione Sicilia), viene segnalato perché, in esso, si rileva una grande empatia nel descrivere, con dovizia di particolari, luoghi, avvenimenti e persone della nostra terra. Singolare è il percorso del diario, che, ricevuto da Jean Sarraméa come dono dalle figlie dell’autore, venga a sua volta donato affinché “torni in Sicilia”, con la certezza che l’autore stesso ne sarebbe stato felice.
Ragazzi Niva "Un anno lontana da casa" Si segnala il diario “Un anno lontano da casa” per la sensibilità in esso rilevata, evidente espressione di un moto, mai sedato, dell’animo, nel percorso della vita segnato, a volte, di prove ed ostacoli. Significativi appaiono i flash di vita narrati, che offrono la chiave di lettura del mondo dei sentimenti e delle emozioni dell’autrice.
Aromatario Paola "Ricomincio da zero anzi da 3,32" Il diario “Ricomincio da zero anzi da 3,32” è un invito a cogliere, anche nella sventura, un messaggio positivo: bisogna lottare sempre, con tenacia, “persistenza e resistenza” e guardare avanti, per riconquistare la normalità perduta nel giro di pochi secondi. Il ricordo di quella terribile notte, lo smarrimento nel ritrovarsi senza il rifugio sicuro della propria casa, la perdita della propria identità e l’esigenza di dover trovare la forza di reagire anche per chi, meno “fortunato”, non c’è più, danno a questo diario il sapore della ricerca di un senso a ciò che un senso non ha.
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20 nov.2009 . Sito creato da Tripolone Gaetano per l'associazione Archivio Diaristico "La Lanterna Bianca" che ne riserva tutti i diritti. |